Lunedì, 06 Marzo 2017 09:57

Certificazione energetica edifici: ENEA pubblica il nuovo DOCET

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È online la nuova versione del software DOCET, lo strumento di simulazione a bilanci mensili per la certificazione energetica degli edifici residenziali esistenti, aggiornata secondo le nuove Linee Guida Nazionali per la Certificazione Energetica

Da qualche giorno è disponibile per tutti i professionisti DOCET v.3.7 (release v.3.19.10.51), la nuova versione del software DOCET aggiornata tenendo conto delle norme tecniche, dei decreti attuativi contenenti prescrizioni e requisiti minimi degli edifici e delle nuove Linee Guida Nazionali per la Certificazione Energetica degli Edifici.

Si tratta di un software semplificato per la certificazione degli edifici residenziali esistenti, ed è destinato a tecnici e operatori del settore edilizio.

L’aggiornamento rispetto alla versione precedente si è reso necessario a seguito dell’implementazione delle nuove specifiche tecniche di riferimento (serie UNI TS 11300 e la nuova serie UNI 10349:2016 sui dati climatici).

Per quali immobili si può utilizzare? Permette la redazione dell’attestato di prestazione energetica APE? Vediamo tutti i dettagli!

Certificazione energetica edifici, ecco il nuovo DOCET!

DOCET è nato per facilitare l’inserimento dei dati da parte di utenti anche senza specifiche competenze, definendo un’interfaccia che consente di qualificare dal punto di vista energetico edifici esistenti, in modo semplice e riproducibile.

Il software DOCET v.3.7 è stato predisposto da ENEA in collaborazione con l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del CNR, come espressamente previsto dal DM 26 giugno 2015.

È utilizzabile per immobili con superficie fino a 200 metri quadri non soggetti a ristrutturazioni importanti, e consente la redazione dell’attestato di prestazione energetica (APE), il documento che attesta la prestazione e la classe energetica di un immobile e indica gli interventi migliorativi più convenienti.

Serve per l’APE?

Dato che si parla molto del nuovo Bonus facciate, per riqualificarle, capire in che stato si trovano e decidere che tipologia di intervento fare, di sicuro, è necessario conoscerne le caratteristiche. In questo senso, se nel bonus rientrasse un intervento di miglioramento termico, sarebbe utile ottenere un APE (Attestato di prestazione energetica) dell’edificio stesso. E uno dei passaggi per ottenerlo, è conoscere la trasmittanza e i ponti termici della facciata. Per approfondire questo tema, leggi: Trasmittanza e ponti termici delle facciate: calcolo e rilievo per l’APE.

Quali novità nel nuovo software DOCET?

 

La principale novità del software è la possibilità di produrre un file di interscambio sia nel formato *.xml  standard nazionale ridotto v.12, sia nel formato esteso v.5. La finalità del file .xml è quella di consentire il trasferimento dei dati contenuti nell’Attestato di Prestazione Energetica delle nuove Certificazioni Energetiche tra i software utilizzati dai certificatori per la redazione dell’Attestato e i sistemi informatici predisposti dalle Regioni per il suo invio.

In pratica quindi, è possibile la trasmissione degli APE ai sistemi informativi predisposti dalle Regioni attraverso il file di interscambio generato dal software.

Tale tracciato è stato inoltre adottato da ENEA per il trasferimento degli APE dai sistemi regionali al Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica a livello nazionale (SIAPE) istituito da ENEA (in recepimento del decreto Linee Guida 2015) al fine di recepire tutti gli APE degli edifici a livello nazionale.

L’ulteriore sviluppo di DOCET per la generazione del file *.xml standard nazionale nella versione “estesa”  riporta, oltre alle informazioni contenute nell’APE, anche una serie di dati di input (caratteristiche dell’edificio) e di output (risultati di calcolo intermedi e finali) offrendo anche alla possibilità di controllo della correttezza e congruità dei dati utilizzati e la verifica dei risultati ottenuti nella redazione degli APE.

La versione attualmente disponibile è un’ulteriore evoluzione di quella (v.3.16.06.47) che compare nell’elenco degli applicativi informatici che hanno ottenuto la certificazione di conformità ai sensi del DLgs. 192/2005 e s.m.i. e che è stata progettata e sviluppata conformemente alle normative UNI TS 11300 – parti 1 e 2:2014, UNI TS 11300 parte 3:2010, UNI TS 11300 parte 4:2012 e ha implementato le specifiche tecniche di recente pubblicazione: UNI TS 11300 parte 5: 2016 e la serie UNI 10349: 2016.

Read 135 times Last modified on Mercoledì, 01 Gennaio 2020 19:31
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